

Gradiva, in sinergia con Psicologia della Rappresentazione, è un luogo di diffusione, di ricerca e di applicazioni, secondo i principi della psicoanalisi, per accogliere le domande, la curiosità o il bisogno di ogni persona interessata ad approfondire la conoscenza di sé, nei suoi problematici rapporti con l’altro, sullo sfondo dei nodi e dei paradossi che tessono il disagio della condizione umana.
Gradiva cerca di interpretare al meglio le prospettive che solo l’esperienza della psicoanalisi può offrire intorno alla cura, intesa nella sua profondità, come scoperta delle risorse uniche che un buon ascolto dell’inconscio e una saggia lettura dei nostri sintomi possono apportare, nel rispetto delle particolarità irripetibili di ognuno; si potrebbe dire: dalla pretesa di guarire gli altri, al “prendersi cura” della propria soggettività.
In tal senso Gradiva costituisce, in una tradizione più che trentennale, anche un progetto di sfida ad ogni semplicistico tentativo di ridurre la storia, l’esperienza, il vissuto, la ricca complessità delle relazioni affettive di una persona a dei “quadri” sintomatici o psichiatrici astratti, nei quali il soggetto non riesce in alcun modo a riconoscersi, se non appiattendosi su quella diagnosi.
A partire dal valore della parola di ognuno, dall’ascolto e dall’incontro col suo desiderio, procede anche un’idea di formazione di fondo, che a più livelli può essere ritrovata nelle esperienze proposte e sviluppate nell’istituto. I momenti di partecipazione didattica o culturale, l’esperienza di lavoro con la realtà psichica nei laboratori, le supervisioni, i percorsi di formazione ad analista, tutti sono significativi momenti di transito nel contesto di un’opera di formazione alla sensibilizzazione del soggetto all’ascolto di sé e dell’altro.
Tutto questo attiene a quella prospettiva laica, cioè indipendente, libera dalla costrizione del dover rispondere a poteri esterni, che la psicoanalisi può ancora sostenere, come risorsa per ogni essere umano al quale, attraverso questi percorsi, si presenti l’opportunità di una restituzione al senso intimo della sua stessa storia.
L’istituto, attivo di fatto nella realtà fiorentina già dal 1982 attraverso una serie di attività culturali e un seminario di formazione permanente, nel gennaio del 1985 si costituisce legalmente, con atto notarile e relativo statuto, in associazione scientifico-culturale, senza fini di lucro, sotto la presidenza di Silvana Caluori e con la prima denominazione di Istituto psicoanalitico di psicodramma e attività espressive. Sorge per iniziativa di alcuni psicoanalisti, psicologi e medici, che si trovano a condividere, per affinità di pensiero e di formazione, un’idea della psicoanalisi come ricerca critica, al di là delle diverse impostazioni scolastiche; un ambito di pensiero e di ricerca laico, trasversale, non dogmatico, in grado di mantenere aperta e attiva una costante interrogazione, in tensione fra i fondamenti della disciplina ed i suoi necessari sviluppi, in rapporto al mutare del contesto sociale e culturale. Ciò implica anche un’apertura costante al confronto con orientamenti scolastici e di pensiero diversi.
Tra le nostre finalità, un posto di rilievo spetta al progettare le possibili modalità di accoglimento dei vari e differenti livelli della domanda di chi si rivolga a noi:
A tal fine, sul piano culturale, Gradiva ha sempre curato e promosso il dibattito intorno a temi d’interesse e di attualità, attraverso l’approfondimento e l’apertura apportate dal contributo di un pensiero laico e autonomo rispetto a costrizioni dottrinarie o ideologiche.
Nel corso del tempo l’Istituto ha allargato il campo dei suoi interventi con iniziative in altre città della Toscana e di altre regioni italiane. Opera sostanzialmente su tre livelli:
Da vari anni, inoltre, direttamente o indirettamente tramite suoi membri e collaboratori, Gradiva favorisce occasioni e iniziative tendenti a incentivare un approfondimento critico della psicoanalisi nel contesto dell’insegnamento universitario della psicologia, anche con occasioni d’incontro e dibattito orientate sugli interessi degli studenti e sulla questione della formazione clinica.
Attualmente l’istituto è diretto da Sebastiano A. Tilli.
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