In origine, la dipendenza – Massimo Ginanneschi, Sebastiano Tilli

“La vita, così come ci è imposta, è troppo dura per noi; ci reca troppi dolori, disinganni, compiti impossibili da risolvere … “ Ma la sofferenza più dolorosa di ogni altra è quella che origina dalle nostre relazioni con l’altro. “Per sopportarla abbiamo assolutamente biso- gno di qualche palliativo… Tre sono forse i rimedi di questo tipo: diversivi potenti, che ci fanno prendere alla leggera la nostra miseria; soddisfacimenti sostitutivi, che la riducono; sostanze inebrianti, che ci rendono insensibili ad essa. Qualcosa del genere è indispensabile.”

~ Freud, da Il disagio nella civiltà

La vitale fusione al seno materno, simboli e paradossi dell’appartenenza, la fuga dalla libertà nell’illusione di libertà a piacere della società “liquida”, dipendere da sostanze e/o dal continuo consumo di oggetti-immagine, dipendere dai social: “appaio (e mi conformo) dunque sono” … su questi ed altri aspetti del tema rifletteremo nel corso dell’Incontro con Massimo Ginanneschi, medico e psicoterapeuta, già operatore del SER.D e membro di Gradiva, e Sebastiano Tilli, docente in Scuole di specializzazione e attuale Presidente dell’Istituto Gradiva.

Da dove nascono le dipendenze?

Se proviamo ad immaginare la nostra società come un corpo unico, non possiamo non essere colpiti dalle dimensioni del disagio evidenziato dalle dipendenze patologiche. E se il disagio è così diffuso, si può pensare che l’origine non sia solo psicologica del singolo individuo, ma anche culturale. Nell’antichità l’uso di stupefacenti era principalmente circoscritto ai rituali […]

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