In origine, la dipendenza – Massimo Ginanneschi, Sebastiano Tilli
“La vita, così come ci è imposta, è troppo dura per noi; ci reca troppi dolori, disinganni, compiti impossibili da risolvere … “ Ma la sofferenza più dolorosa di ogni altra è quella che origina dalle nostre relazioni con l’altro. “Per sopportarla abbiamo assolutamente biso- gno di qualche palliativo… Tre sono forse i rimedi di questo tipo: diversivi potenti, che ci fanno prendere alla leggera la nostra miseria; soddisfacimenti sostitutivi, che la riducono; sostanze inebrianti, che ci rendono insensibili ad essa. Qualcosa del genere è indispensabile.”
~ Freud, da Il disagio nella civiltà
La vitale fusione al seno materno, simboli e paradossi dell’appartenenza, la fuga dalla libertà nell’illusione di libertà a piacere della società “liquida”, dipendere da sostanze e/o dal continuo consumo di oggetti-immagine, dipendere dai social: “appaio (e mi conformo) dunque sono” … su questi ed altri aspetti del tema rifletteremo nel corso dell’Incontro con Massimo Ginanneschi, medico e psicoterapeuta, già operatore del SER.D e membro di Gradiva, e Sebastiano Tilli, docente in Scuole di specializzazione e attuale Presidente dell’Istituto Gradiva.
Pandemia e ignoranza (parte 2)
Durante la pandemia – e più di recente anche sul conflitto russo-ucraino – si è assistito a una riduzione del pluralismo informativo e all’espulsione delle voci critiche, fenomeni che hanno pericolosamente spinto il dissenso verso percorsi di radicalizzazione. il “dibattito mancato” ha impedito una reale discussione su questioni cruciali che riguardano le politiche sanitarie e le loro conseguenze, così come i molteplici intrecci tra medicina, scienza, economia e politica.
Tramite analisi rigorose e documentate, questo libro contribuisce ad aprire finalmente un dibattito plurale, per elaborare strumenti utili a orientarsi nel nuovo scenario e per immaginare modalità alternative, inclusive e democratiche, di gestione delle crisi. (Dalla presentazione del libro).
Il tema incrocia la vocazione della psicoanalisi a promuovere il soggetto, nella sua particolarità, di contro alle pressioni omologanti di ogni forma di potere. un testo serio e documentato, di diversi autori di rilievo, che pone interrogativi cruciali che si sposano con la nostra riflessione sull’aspetto perverso del potere (e del pensiero unico) e sulla questione etica.
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Gradiva è un istituto di ricerca in psicoanalisi che lavora da 40 anni per diffondere ed ispirare su concetti come l’importanza della salute della psiche, dell’accoglienza del disagio, la presa in cura, l’importanza della ricerca in psicoanalisi e lo sviluppo di un pensiero critico. Si tratta di un luogo di diffusione, di ricerca e di applicazioni, secondo i principi della psicoanalisi, per accogliere le domande, la curiosità o il bisogno di ogni persona interessata ad approfondire la conoscenza di sé, nei suoi problematici rapporti con l’altro, sullo sfondo dei nodi e dei paradossi che tessono il disagio della condizione umana.
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Pandemia e ignoranza (parte 1)
Durante la pandemia – e più di recente anche sul conflitto russo-ucraino – si è assistito a una riduzione del pluralismo informativo e all’espulsione delle voci critiche, fenomeni che hanno pericolosamente spinto il dissenso verso percorsi di radicalizzazione. il “dibattito mancato” ha impedito una reale discussione su questioni cruciali che riguardano le politiche sanitarie e le loro conseguenze, così come i molteplici intrecci tra medicina, scienza, economia e politica.
Tramite analisi rigorose e documentate, questo libro contribuisce ad aprire finalmente un dibattito plurale, per elaborare strumenti utili a orientarsi nel nuovo scenario e per immaginare modalità alternative, inclusive e democratiche, di gestione delle crisi. (Dalla presentazione del libro).
Il tema incrocia la vocazione della psicoanalisi a promuovere il soggetto, nella sua particolarità, di contro alle pressioni omologanti di ogni forma di potere. un testo serio e documentato, di diversi autori di rilievo, che pone interrogativi cruciali che si sposano con la nostra riflessione sull’aspetto perverso del potere (e del pensiero unico) e sulla questione etica.
In questa prima parte andiamo ad introdurre e a cominciare ad esplorare i temi trattati nell’incontro, quali sono i problemi? A cosa sono dovuti? Cosa ci ha portato dove siamo arrivati? Perché?
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Da dove nascono le dipendenze?
Se proviamo ad immaginare la nostra società come un corpo unico, non possiamo non essere colpiti dalle dimensioni del disagio evidenziato dalle dipendenze patologiche. E se il disagio è così diffuso, si può pensare che l’origine non sia solo psicologica del singolo individuo, ma anche culturale. Nell’antichità l’uso di stupefacenti era principalmente circoscritto ai rituali […]
È ancora possibile pensare?
Osservazioni sul regime perverso della dipendenza Siamo tutt’ora nell’ambito di un mito pandemico (Baricco). Nel mito i soggetti non pensano (pensiero critico), fluttuano inconsistenti in cerca di definizioni prodotte, e indotte, dall’esterno, in definitiva dal potere (a qualunque livello). Il precipitare in una forma mitica non è casuale, ma preparato da una complessità di fattori […]
Web, Tecnologia e Principio Normativo
Il soggetto e la frantumazione del principio normativo Firenze, 08.10.2022 La dimensione del vivere sociale, dell’essere in relazione, si è oggi profondamentemodificata.Con l’avvento del web (il surface web, il deep web e il dark web), internet e latecnologia ad esse associata, stiamo assistendo a profondi e rapidi cambiamenti deicomportamenti, dei costumi e delle abitudini a […]